Alla Vigilia del 37° Capitolo Generale

Poco più di un anno fa iniziavamo, come Famiglia religiosa, il cammino pre capitolare: siamo ora alle porte di questo evento di grazia, di fondamentale importanza nella storia della Congregazione e della Chiesa stessa.

Il 10 luglio, infatti, le 27 Sorelle Capitolari, provenienti da ogni parte del Mondo, in rappresentanza di ogni realtà della Congregazione, si ritroveranno a Roma, nella “Casa delle Sante Rufina e Seconda”, di cui in quello stesso giorno si celebra la Memoria liturgica.
Le prime giornate saranno scandite da tempi di preghiera, da approfondimenti sul Carisma, sull’interculturalità, la vita fraterna, la missione profetica, senza tralasciare il tema della sinodalità, in fedeltà al momento storico che la Chiesa sta vivendo. Il 16 luglio, Memoria della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, inizierà ufficialmente il 37° Capitolo, i cui lavori saranno incentrati sul tema “Identità carismatica e missione profetica”, incarnato nell’icona biblica “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39).
Questo Evento, preparato dai Capitoli Locali e Provinciali, in un clima fraterno di condivisione e discernimento “… è l’espressione più piena della comunione di tutti i membri dell’istituto, il massimo organo di riflessione e di decisione in cui convergono tutte le voci. Ha il compito di promuovere la fedeltà al Vangelo e al carisma della Fondatrice lungo il corso della storia, e di mettere le religiose in condizione di servire la Chiesa e il mondo secondo le necessità del momento”.
Il Capitolo assolve un duplice compito: la elezione della Superiora Generale e del suo Consiglio e la trattazione dei problemi dell’istituto a livello spirituale, apostolico e amministrativo. L’assemblea capitolare costituisce un organo qualificato di governo, con responsabilità temporanea, ma non meno impegnativa e determinante di quella esercitata in modo ordinario dalla Superiora Generale, che è tenuta, poi, a seguirne le direttive.
Questo Capitolo, come i precedenti, non è un fatto isolato, ma si inserisce nel cammino della Congregazione, in quel solco, per usare una metafora cara a sr Vita Luigina, il cui inizio fu opera sia dello Spirito Santo che ha infuso il carisma, che della Fondatrice, che lo ha ricevuto, tradotto in azione, espresso in una forma di vita, in una Regola.
Vi è, dunque, una stretta connessione fra passato, presente e futuro, come specifici momenti in cui si concretizza l’agire provvidenziale di Colui che è senza tempo.
Sfogliando le pagine della nostra storia, si scorge la mano provvidente di Dio che guida la nostra Famiglia, attraverso tante vicende, incontri, persone…
In questa ottica, è bello chiedersi: quando si è celebrato il primo Capitolo? Purtroppo, i Documenti a nostra disposizione sono pochi e frammentari; è possibile documentare 16 riunioni capitolari, a partire dal 1845, con una scadenza triennale, come era previsto dalle costituzioni allora vigenti, e qualche interruzione. Si parla di un’assemblea di tutte le Suore, le quali dopo l’elezione del Governo si trovavano presso il notaio per redigere l’atto di procura a favore delle elette.
Nei documenti ad essi relativi non si fa cenno a trattazione di problemi, se ne deduce che si trattò di Capitoli esclusivamente di elezione.
Sappiamo con certezza che i Capitoli Generali, intesi in senso pieno, con una raccolta di Atti capitolari, ebbero inizio dopo l’approvazione pontificia, a cominciare dal 1905, con un intervallo regolare di sei anni, tranne i due Capitoli del 1916 e del 1921 anticipati a causa della morte della Superiora Generale, e quello del 1940 protratto di un anno a motivo della guerra. Negli anni 1969-70 fu celebrato un Capitolo Speciale, in due sessioni, secondo le direttive del Vaticano II.
Passo dopo passo, percorrendo il solco, che indica la direzione della Chiesa e dei tempi, eccoci arrivate al 37° appuntamento!
Quale cammino il Signore sta preparando per la nostra Famiglia? Che cosa ci sta chiedendo?
Con il cuore aperto alla luce dello Spirito Santo, con tanta gioia, passione e amore alla Congregazione iniziamo questo Evento di grazia.
Madre Antonia, dal Cielo, ci accompagni, ci aiuti a comprendere e ad accogliere il Progetto del Padre, a vivere questo tempo ricolmi di Speranza, quella speranza che Lei ha sempre avuto, quella speranza che “non illude e non delude – ci ricorda Papa Francesco – perché è fondata sulla certezza che niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore divino. Essa non cede nelle difficoltà: si fonda sulla fede ed è nutrita dalla carità”. 

Madre Raffaella