Oggi siamo invitati a cena, una cena al piano superiore, una cena speciale. Oggi siamo invitati alla festa di Prima Comunione dei 12: mettiti l’abito bello, per piacere; non restare in pigiama, anche se siamo in quarantena, perché oggi è giornata di festa: è la Pasqua del Signore, il ricordo del passaggio del Mar Rosso, la liberazione dalla schiavitù d’ Egitto. Oggi termina la Quaresima ed entriamo nel Triduo Pasquale, nei tre giorni santi che precedono l’evento cruciale di tutta la Storia degli uomini. Ci dobbiamo entrare bene e ci dobbiamo entrare “in punta di piedi”, che -in altre parole- significa dalla prospettiva dei piedi, dal sotto in su, dal basso verso l’alto.
Ti invito ad aprire il Vangelo di Giovanni al capitolo 13: ecco che inizia la festa, quella che di solito chiamiamo “l’ultima cena”. Ma, cosa strana, Giovanni non racconta questa festa come gli altri evangelisti. Più che parlare di pane e vino, il quarto evangelo si concentra sui piedi. Ancora i piedi?
Forse non ci avevi mai pensato, ma i piedi sono importantissimi nella Bibbia, un testo scritto da pellegrini e per pellegrini. Il primo pellegrino è proprio Dio, che sin dalle prime pagine della Genesi passeggia nel giardino dell’Eden e che poi ha continuato a camminare e guidare il suo popolo, fino a quando a deciso di venire e camminare sulle strade degli uomini… E ancora cammina!
Questa sera, Gesù si china sui piedi stanchi e sporchi dell’uomo. Ripete il gesto del servo e dello schiavo, lui che è il Re dei Cieli, ma un Re che ben conosce il patire, un Re che ha camminato per tre anni lungo le strade polverose di Israele. Gesù conosce tutti i nostri “sentieri interrotti”, tutte le nostre vie senza uscita e sa bene quanta fatica si fa a camminare in questo mondo. E si china sui piedi, si piega sulle nostre vite ed i suoi occhi di cielo non temono di guardare in basso e di riflettersi nell’acqua sporca del catino. In quell’acqua sporca viene riflesso il Suo Volto, il viso del più bello dei figli dell’uomo.
Servire è regnare oggi Gesù insegna a Pietro. Servire è il verbo di chi ha fatto la Prima Comunione, di chi si nutre dell’Eucaristia. L’Amore ricevuto nel Pane degli Angeli diventa amore donato nel pane della condivisione. Non c’è altra strada per seguire Gesù “da vicino”. E Pietro, che per falsa umiltà non voleva farsi lavare i piedi, imparerà a chinarsi sui piedi degli altri… Forse è per questo, chissà, che alla fine della sua vita, quando i Romani lo condanneranno alla crocifissione, Pietro chiederà di essere crocifisso a testa in giù… non lo chiese per umiltà, ma forse per essere più vicino ai piedi dell’uomo che da Gesù aveva imparato a lavare e a servire.
ESERCIZI A SCELTA PER IL GIOVEDÌ SANTO
1. ALLE ORE 18 PARTECIPO ALLA S. MESSA “IN COENA DOMINI” INSIEME AL PAPA (OPPURE MI SINTONIZZO CON LA MIA COMUNITÀ PARROCCHIALE O DIOCESANA)… ENTRO NEL MISTERO DELLA CENA!
2. MEDITO IN SILENZIO IL RACCONTO DELLA PASSIONE (POSSO SCEGLIERE LIBERAMENTE UNO DEI 4 VANGELI)… LEGGO PIANO, CERCO DI IMMAGINARMI LE SCENE, CERCO DI IMMEDESIMARMI NEI VARI PERSONAGGI… SOPRATTUTTO, CERCO DI DEDICARE UN POCO DI TEMPO A GESÙ SOLO ED ABBANDONATO…
3. PREGO E FACCIO MIE LE PAROLE ORANTI DI MADELEINE DELBREL, UNA SANTA ANONIMA DEI NOSTRI TEMPI…
"Se dovessi scegliere una reliquia della tua Passione
prenderei proprio quel catino colmo
d’acqua sporca.
Girare il mondo
con quel recipiente
e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio
e curvarmi giù in basso,
non alzando mai la testa oltre il polpaccio
per non distinguere i nemici dagli amici
e lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo, del drogato, del carcerato, dell’omicida, di chi non mi saluta più, di quel compagno per cui non prego mai, in silenzio,
finché tutti abbiano capito nel mio il tuo Amore…" (M.Delbrel)