Ci mettiamo in cammino, in cammino verso il monte Calvario.
Ci fanno da guida i racconti della passione e morte di Gesù e la preghiera della Via Crucis.
In questo cammino di dolore Gesù è solo pur non essendo tale. Ci sono tanti personaggi che incrociano la sua via. Sono molti ma tutti possono essere raggruppati in quattro categorie: i lontani che restano lontani, i vicini che lo seguono da lontano, i vicini che lo seguono da vicino ed infine i lontani che si avvicinano.
I lontani che restano lontani sono tutti quelli che lo vedono ma non lo guardano, lo sentono ma non lo ascoltano. Sono quelli che non si lasciano toccare da Lui, non si lasciano sfiorare dalla Grazia. Lontano è Giuda, pur essendo uno dei 12, perché non lo ha mai veramente capito ed ora si è allontanato anche fisicamente, uscendo di notte. Lontano è Pilato, che “se ne lava le mani”. Lontano è Barabba, per cui Gesù è solo la causa della propria liberazione. Lontano è il ladrone che lo insulta, che non sa leggere gli eventi nel profondo. Lontane sono le donne di Israele che non sanno neppure per che cosa piangono. Lontani sono tutti quelli che non si lasciano interrogare da Gesù, insieme a Caifa e ad Anna, a quanti lo odiano e lo vogliono morto.
Poi ci sono i vicini che lo seguono da lontano, i discepoli -primo fra tutti Simon Pietro- che hanno paura, che non vogliono coinvolgersi troppo, perché “non si sa mai”, che preferiscono tenere i piedi in due scarpe, che non decidono nulla, che stanno a guardare e aspettano lo svolgersi degli eventi.
Infine, i “vicini vicini”, quelli che per amore di Gesù fanno pazzie. La Madre, anzitutto, che segue il figlio fin sopra il Calvario: con il Cuore a pezzi, lei rimane, sta sotto la Croce. Stabat Mater. Poi c’è il discepolo amato, che sotto la Croce comprende quei battiti d’Amore che aveva ascoltato nel Cenacolo, reclino sul petto del Maestro. E Maria di Magdala, cui era stato molto perdonato perché molto aveva amato e che sul Calvario fa le prove di resistenza che la renderanno degna di essere la prima testimone della Resurrezione. Ecco poi la Veronica, donna coraggiosa ed allo stesso tempo, che si avvicina a Gesù e compie per Lui un gesto di assoluta gratuità, una piccola scintilla di puro amore. Vicino è anche Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo, che per onorare Gesù sfida ogni convenzione ed ogni possibile ritorsione. E Nicodemo che all’inizio del Vangelo era un discepolo “della notte”, un seguace mimetizzato, perché pauroso e adesso, invece, si avvicina con coraggio a Gesù, sta al suo fianco durante il processo ed ora lo prende tra le sue braccia.
Infine, ecco i lontani che si avvicinano, i “vicini per caso”. Il Cireneo, anzitutto, questo Simone di Cirene la cui vita incontra la Luce nell’ora più buia della Storia. S’imbatte in una croce che non è la sua; suo malgrado è costretto a portarla e piano piano, la accoglie e si lascia da essa trasformare. E poi il “buon ladrone”, che incontra Gesù nell’ultimo istante della sua vita, guadagnandosi la Felicità ed il Paradiso ... “al 90 minuto”!
E infine il centurione, uomo di altri costumi ed altra fede, che però sa osservare con attenzione e riflette su quello che vede e conserva nel cuore quello che ha visto. Un uomo onesto che sa intus-legere, leggere nel profondo. Un uomo intelligente.
Ed io? Io chi sono? Io dove mi colloco? Io a chi assomiglio?
ESERCIZI A SCELTA PER IL VENERDÌ SANTO
1. ANZITUTTO, CERCO DI VIVERE QUESTA GIORNATA NEL SILENZIO E NELLA PREGHIERA… LA CHIESA RACCOMANDA ANCHE IL DIGIUNO…
2. ALLE ORE 15, L’ORA IN CUI È MORTO GESÙ, POSSO STRINGERE TRA LE MANI UNA CROCE, GUARDARE GESÙ E DARGLI UN BACIO: LUI È MORTO ANCHE PER ME!
3. ALLE ORE 18 PARTECIPO ALLA CELEBRAZIONE DELLA PASSIONE DEL SIGNORE INSIEME AL PAPA (OPPURE MI SINTONIZZO CON LA MIA COMUNITÀ PARROCCHIALE O DIOCESANA)… ALLE 21 ALLA VIA CRUCIS.
4. CERCO DI RIFLETTERE E DI PREGARE LASCIANDOMI INTERROGARE DAI PERSONAGGI DEL VANGELO E DA QUELLI DELLA VIA CRUCIS. CHE COSA MI DICONO? A CHI VORREI ASSOMIGLIARE? A CHI ASSOMIGLIO?
5. RIFLETTO NEL MIO CUORE SUL GRANDE AMORE CHE GESÙ HA PER ME, SEGUENDO LA MEDITAZIONE DI S. IGNAZIO DI LOYOLA RIPORTATA IN CALCE: POI RISPONDO POI A TRE DOMANDE (MEGLIO SE PER ISCRITTO):
• FINORA, IO CHE COSA HO FATTO PER GESÙ?
• CHE COSA STO FACENDO PER GESÙ?
• CHE COSA DESIDERO FARE PER LUI, DA ORA IN POI?
Dal profondo del mio abisso di peccato alzo gli occhi e vedo un uomo straziato dal dolore che pende dal patibolo della Croce: sei Tu, Gesù, mio Signore e Salvatore. Mi sento perduto, scacciato dal paradiso, avverto le mie piaghe purulente e mi meraviglio che i miei amici ancora non sentano il terribile lezzo che si alza dalla mia anima. Provo rossore e vergogna. Per ben altro Dio mi aveva creato e posto in questo mondo. Mentre un fiume di lacrime mi scendono dagli occhi, sentendomi solo come un bambino perduto nel mezzo di una festa, alzo gli occhi alla Croce e sono attratto dal volto del Crocifisso. Gesù mi ispira fiducia a rivolgermi a Lui anche se sono nudo e piagato. Dal profondo a Te grido, Signore, ascolta la mia voce!
Gesù, tu sai il mio peccato, tu conosci le mie piaghe purulente..., eppure sulla Croce vedo Te piagato, Tu che sei l'unico senza peccato, Tu, l'unico giusto. Perché sei stato condannato? Che male hai fatto? "Sono qui per te, per amor tuo, mi sono sostituito a te mi sono fatto peccato al posto tuo perché tu divenissi santo al posto mio!" Gesù, ho pietà di Te, delle tue piaghe! Tu sei la bellezza infinita di cui trovo un'eco imperfetta nei fiori, nelle stelle, nei rubini e nei diamanti..., eppure Ti vedo ridotto a uno straccio, tutti hanno ribrezzo di Te, come dice il profeta Isaia, non hai più i lineamenti di un uomo... Perchè è avvenuto questo cambiamento? Chi ti ha ridotto in questo stato?
"I tuoi peccati mi hanno trafitto e mi hanno sfigurato! Sono qui sulla Croce per te abbrutito dal peccato e da luminoso reso tenebroso. Sono qui fatto brutto per te perché tu tornassi ad essere bellezza di Dio, creato a Sua immagine. A lode della sua gloria! Tu non sei ancora perduto, puoi ancora salvarti nel naufragio dei tuoi peccati aggrappandoti alla mia Croce. Ricordati: Io ho pagato per te!"