Nella piccola comunità cristiana di Smirne il 23 febbraio si è celebrata la festa di S. Policarpo, con una solenne concelebrazione, presieduta dall’Arcivescovo, Mons. Lorenzo Piretto con 16 sacerdoti della diocesi, e la presenza del vescovo Ortodosso, Mons. Kyrillos Sikis.
Ogni anno, questa piccola Chiesa d’Oriente, si dà appuntamento per onorare il patrono S. Policarpo e lasciarsi illuminare dall’esempio del suo glorioso martirio e chiedere la sua intercessione dal cielo per la diocesi.
“Da ottantasei anni io servo Cristo e non mi ha fatto alcun torto: come posso rinnegare il mio Re, il mio Salvatore?” (cf. atti del Martirio di S. Policarpo)
Con queste parole S. Policarpo dice che nonostante le difficoltà si può ancora oggi portare frutto rimanendo uniti a Cristo Gesù. Questo frutto è l’Amore.
L’Apostolo, San Giovanni, nel libro dell’Apocalisse scrive alla Chiesa di Smirne: “... non temere cio’ che stai per soffrire, conosco la tua tribolazione e la tua povertà, tuttavia sei ricco. Sii fedele fino alla fine e ti darò la corona della gloria”... Queste parole spingono a confidare nell’aiuto che viene dal Signore, propio come ha fatto S. Policarpo consegnandosi alle fiamme.
Nel racconto del suo martirio si legge che il corpo trafitto di S. Policarpo ha fatto sentire ai presenti un profumo: come di pane cotto. Questo miracolo puo’ ripetersi ancora oggi, anzi molti lo aspettano, tocca a questo piccolo gregge di Smirne, diffondere il profumo di Cristo con gesti concreti di amore, di fratellanza e di accoglienza dell’altro.
Così ha esortato i presenti P. Igor Barbini O.P. nell’omelia della Messa.
Noi suore di Ivrea, che facciamo parte di questa piccola chiesa, vogliamo diffondere il profumo di Cristo ai bambini e alle persone che avviciniamo ogni giorno.
Suor Crocifissa e Suor Roberta