Curia Generalizia
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Dal 24 al 27 ottobre si è tenuta, presso la casa di spiritualità di via di Valcannuta, a Roma, la quinta Assemblea generale dell'Associazione dei Laici Verniani. Tre giorni intensi di condivisione, di lavoro e di confronto; di più, tre giorni di Pentecoste, dove lo Spirito ha soffiato e le culture e le lingue si sono intese: nei corridoi si sentiva parlare swahili, inglese, italiano, arabo, francese e spagnolo, poi "ritradotti" nella lingua ufficiale della Beata Antonia Maria, la lingua universale della Carità. C'erano italiani provenienti da tutte le parti della Penisola, statunitensi, kenyoti e tanzaniani, libanesi ed argentini, tutti accumunati dalla passione per il carisma di Madre Antonia, per il suo stile missionario caratterizzato dalla gratuità, per la sua passione educativa verso tutti, massime coi poveri.
Durante le tre giornate di lavoro "serrato", si è verificato lo stato dell'Associazione, con i suoi punti di forza e di debolezza, osando guardare a viso apero le sfide che il mondo odierno pone ad un Laico che si voglia seriamente impegnare nella condivisione e nella testimonianza di un carisma. di più, si è osato guardare con speranza al futuro e progettare insieme l'avvenire dell' Associazione dei Laici e della Famiglia Verniana nella sua globalità. Come ha esortato padre Massimo Fusarelli, OFM, bisogna "guardare avanti, con gli occhi bucati di futuro", bisogna sperare contro ogni speranza, bisogna non stancarsi mai di piantare alberi per i figli e porre gesti che parlano di domani.
Un bell' "albero", piantato al termine dell'Assemblea generale dei Laici Verniani, è sicuramente il nuovo Consiglio generale, costituito dal Presidente Vincenzo Fornace, dal Vice Presidente Mario Vittorio Trombetta, e dai Consiglieri Pablo Suarez, Najat Tayet e Anna Maria De Rosa: cinque persone espressione di diverse culture e della bella ricchezza e vitalità di questo ramo della Famiglia Verniana. Buon lavoro a voi, a tutti.... andando avanti con gli occhi bucati di futuro!
Ubuntu è una parola della lingua xhosa, una delle varie etnie del Sudafrica; però, più che una singola parola, ubuntu è un mondo, un modo di vivere. Nelson Mandela, da primo Presidente del Sud-Africa unito e riconciliato, ha incarnato questa "filosofia" e ne ha fatto la sua carta vincente, il suo cavallo di battaglia. Ubuntu significa
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